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Servizio legale malasanità, i vantaggi

Servizio legale malasanità vantaggi

Un ottimo servizio legale malasanità è sicuramente il primo passo giusto per poter fronteggiare in maniera adeguata un caso di errore medico. Quando si parla di malasanità si fa riferimento ad un caso in cui un medico abbia compiuto degli errori per colpa o negligenza o imperizia e questi errori abbiano causato un danno al paziente. Si sentono talora storie di persone rimaste lese a causa di cure sbagliate. Oppure di pazienti morti sotto i ferri o di terapie errate o diagnosi tardive per colpa dei medici. In questi casi, il personale sanitario può essere chiamato a rispondere di responsabilità nei confronti della persona danneggiata.
La malasanità non è sempre facile da riconoscere, in alcuni casi è necessario scorgere quale è stato il comportamento inadatto o colposo del professionista.
Affidarsi ad un servizio accurato e competente per riconoscere i casi di malasanità e per far valere i propri diritti è la cosa giusta da fare.

Servizio errori medici

Un servizio legale per errori medici consiste in quel servizio che consente di valutare se vi siano i presupposti per poter agire nei confronti dell’ospedale, e quali siano i modi migliori per farlo. “Denunciare l’ospedale” non sempre è la soluzione più vantaggiosa per la persona danneggiata, anzi. Ecco perché bisogna sempre valutare caso per caso quali siano le soluzioni migliori per muoversi nel caso di malasanità.
Un servizio legale adatto può fare davvero la differenza e permettere un risparmio di tempo e denaro non indifferente.
Il nostro servizio legale è completo e a disposizione di tutti coloro che ritengano di aver subito un danno a causa di un comportamento dei medici o dell’ospedale.
Non c’è alcuna tariffa da pagare nei confronti degli avvocati specializzati in malasanità o dei consulenti o medici legali. L’unico compenso viene riconosciuto in percentuale sul risarcimento solamente se viene erogato. In questo modo tutto il team lavora per ottenere il massimo della soddisfazione del cliente ed il rispetto dei suoi diritti.

Scegliere avvocati specializzati

Quando si tratta di far valere il diritto al risarcimento del danno da malasanità è bene rivolgersi a personale specializzato. Non è indicato invece fare riferimento ad avvocati che non siano altamente specializzati proprio nel settore di riferimento. La soluzione migliore è quella di affidarsi a chi abbia già una grande esperienza alle spalle. Essi hanno le conoscenze adeguate per affrontare la causa sia nei tribunali che in sede di negoziazione o di mediazione obbligatoria.
I nostri esperti avvocati conoscono bene le sfaccettature del tema dell’errore medico, della responsabilità medica e sanitaria, e possono affidarsi a diverse tecnologie per poter valutare come procedere caso per caso.

Nel grande caos dell’offerta avvocati specializzati malasanità sarebbe meglio quindi appoggiarsi a chi ha fatto di questa specializzazione un vero lavoro nell’interesse del cliente. Meglio evitare avvocati generalisti che non si siano specificamente formati nel ramo medico e che non abbiano una nutrita conoscenza ed esperienza nell’ambito della medicina legale e delle cause da errore medico. L’assistenza professionale e legale che forniamo è seria e garantita. Valutiamo sin da subito se vi siano i presupposti per poter procedere al caso oppure se non sussista l’ipotesi di mala sanità, e poi valutiamo col cliente la soluzione migliore nel caso concreto. Concretezza e serietà sono le colonne portanti del nostro servizio.

Servizio legale malasanità: vantaggi

Perché rivolgersi ad un servizio legale malasanità organizzato e specializzato anziché invece ad un servizio qualsiasi? I motivi sono diversi. Innanzitutto un servizio specializzato consente di accedere a dei professionisti che abbiano studiato e fatto esperienza nel campo delicato e complesso della malasanità.
Il tema della malasanità è molto complicato ed oggetto di recenti nuove normative che hanno avuto un impatto non indifferente sulla giurisprudenza. Ecco perché bisogna rivolgersi ad un servizio ad hoc se si intende tutelarsi in un caso simile. Un avvocato generalista non può bastare per affrontare il problema degli errori medici, ci vuole una formazione ed esperienza molto specifica.

Non solo: grazie alla consulenza con medici legali, tutti i documenti verranno attentamente analizzati (dalla cartella clinica alle radiografie, ai risultati delle visite, alle certificazioni) in modo da poter valutare quali siano le possibilità di successo.
Inoltre affrontare da soli una questione come quella della malasanità rischia di non portare a concreti risultati, o ad ottenere delle somme minori in sede di accordo stragiudiziale. Noi riteniamo che il cliente abbia diritto ad essere tutelato al 100%. Di conseguenza egli ha diritto a ricevere tutto il risarcimento che gli spetta. Perché accontentarsi? Rivolgendosi ad un servizio legale specifico si può ottenere il massimo.

Trasparenza del servizio

Un altro grande vantaggio di interfacciarsi con un team specializzato è quello di poter sempre contare sulla massima trasparenza. Il nostro team, ad esempio, non prevede alcun costo di assistenza legale o per la consulenza dei medici legali quando il caso viene studiato.
Dopo l’analisi della documentazione, si decide se è opportuno o meno ottenere il risarcimento, quindi se esiste un danno da malasanità. Solamente a questo punto si stabilisce come agire, se chiedendo i danni in un giudizio civile oppure accordandosi in sede stragiudiziale (la mediazione obbligatoria per malasanità). Il nostro team mira a valutare specificamente caso per caso per scoprire quale sia la soluzione migliore per il cliente e per soddisfarlo al 100%.

Dopo la valutazione del caso, si può percorrere la strada della negoziazione, con lo scopo di valutare la possibilità di accedere ad un accordo soddisfacente per il cliente. In alternativa è possibile optare per la mediazione, una negoziazione stragiudiziale ai termini di legge. Se essa non va a buon fine, è possibile ricorrere in giudizio in sede civile per una sentenza che stabilisca l’importo del risarcimento da malasanità.
Solamente laddove venga erogato il risarcimento il cliente dovrà corrisponderne una parte percentuale come compenso. Se non viene erogato il risarcimento non si deve corrispondere nulla.
La consulenza e l’assistenza legale perdurano lungo tutta la durata di questo procedimento. Lo scopo del nostro servizio è quello di accompagnare il cliente verso la soddisfazione delle sue esigenze e curare la richiesta di risarcimento.

Maggio 1, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Servizio-legale-malasanità-ecco-i-vantaggi--e1556785684779.jpg 863 1300 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-05-01 12:24:342019-05-02 08:28:19Servizio legale malasanità, i vantaggi
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Consenso informato e malasanità

Consenso informato e malasanità 

Quando si parla di sanità, il concetto di consenso informato è di fondamentale importanza. Il consenso informato consiste nella necessità di dover informare il paziente circa l’intervento o le cure che dovrà affrontare. Il consenso è assolutamente fondamentale perché il paziente possa sottoporsi a delle cure specifiche e a dei trattamenti. Quindi quando si parla di responsabilità medica e di consenso informato, si fa riferimento al fatto che uno dei compiti del dottore è quello di far sì che il paziente firmi il consenso.

Ma cosa è di preciso il consenso informato? Si tratta di un presupposto dell’azione medica, che si basa sul fatto che nessun cittadino può esser sottoposto a dei trattamenti medici contro la sua volontà. Questa è una specifica disciplina di legge: il consenso deve essere espresso ed ovviamente deve essere anche consapevole. Inoltre il medico deve informare chiaramente di che tipo di intervento si tratta, quali sono le sue caratteristiche, i rischi dell’intervento e via dicendo. Il consenso informato quindi è un elemento indispensabile in forza del quale il paziente sa perfettamente a che cosa va incontro con un certo trattamento senza margini di ignoranza. Il consenso informato può essere revocato in qualsiasi momento. 

Consenso scritto o verbale?

Il consenso informato dovrebbe essere in forma scritta in tutte le ipotesi in cui l’esame o l’intervento possano causare dei problemi non indifferente. In alcune situazioni specifiche, poi, il consenso per iscritto è necessario. Alcune volte il consenso avviene verbalmente fra medico e paziente, soprattutto se c’è un rapporto di confidenza. 

Tutto quello che conta però è che il paziente sia davvero informato sul tipo di intervento che si trova ad affrontare, e che vengano descritti i rischi reali dello stesso. Il consenso non si deve basare solo genericamente sui rischi dell’intervento ma su rischi specifici dei quali il paziente deve essere assolutamente informato. Il medico è quindi obbligato a fornire pienamente il consenso informato del paziente. 

La Corte di Cassazione ha stabilito di recente che il personale sanitario è tenuto a specificare quali siano i rischi del trattamento. Non deve parlare in generale di rischi ma deve esporre chiaramente al paziente a quali tipi di pericoli e controindicazioni si va incontro con un trattamento. L’omissione dell’informazione può causare un caso di malasanità. 

Il diritto al consenso informato 

Nei confronti del paziente si può parlare di un vero diritto al consenso informato. Il soggetto ha diritto a essere sempre informato pienamente si rischi che possono derivare da una certa operazione, e non in maniera generica, bensì puntuale e specifica. 

Questo significa, come vedremo, che se si omette il consenso informato il paziente potrà richiedere il risarcimento anche nel caso in cui non si sia verificato alcun danno concreto. Esso infatti è un diritto in sè a prescindere dall’eventuale danno. 

Mancanza del consenso informato

La mancanza del consenso informato può dare adito, come vedremo, ad un risarcimento. Ogni paziente ha diritto di conoscere quali siano i vantaggi e svantaggi di una certa scelta prima di procedere in un modo o null’altro, ha diritto di accettare o rifiutare la cura o l’intervento. Insomma, deve essere sempre ben spiegato in che cosa consiste l’intervento o la terapia, quali sono le possibili conseguenze, o altrimenti come conseguenza il paziente ha diritto al risarcimento. 

Devono essere prospettati al soggetto tutti i possibili rischi e soprattutto quelli che statisticamente sono più elevati. La mancanza del consenso informato causa un danno da malasanità. Infatti è mala sanità a tutti gli effetti negare ad una persona la conoscenza piena degli effetti e delle possibili conseguenze di un intervento.

L’omissione di consenso informato quindi è una violazione del diritto del paziente perché non lo rende in grado di confrontarsi direttamente con le possibili conseguenze di un intervento chirurgico. 

Senza nessun consenso, o con consenso difettoso e non consapevole, in sostanza è come se il lavoro del dottore avvenisse su nessuna base e non fosse giustificato. La giurisprudenza ha riconosciuto senza dubbi che una simile ipotesi fa sì che effettivamente si possa considerare la carenza di consenso informato come una vera e propria ipotesi di mala sanità, come un danno nei confronti del paziente. Egli ha quindi diritto al risarcimento del danno. 

Anche un consenso in relazione ad un intervento che nella realtà si dimostra completamente diverso non può essere considerato un consenso informato. 

Risarcimento violazione consenso informato

La violazione dell’informazione del paziente in alcuni casi può comportare anche dei risarcimenti per il paziente che vede leso un suo diritto. Come risarcire un simile tipo di violazione? Innanzitutto i danni non patrimoniali che possono essere risarciti sono quelli che derivano dalla lesione del diritto del paziente ad autodeterminarsi, e quelli che derivano dalla lesione dell’integrità psico-fisica. 

La lesione del diritto al consenso informato è configurabile anche laddove non verifichi una vera lesione della salute, per esempio l’intervento sia eseguito correttamente. Infatti la lesione dell’autodeterminazione prescinde dal verificarsi delle conseguenze dell’intervento. 

Per il danno da lesione della salute, invece, esso si verifica se effettivamente oltre ad aver leso il consenso informato si verifica anche un danno alla salute. 

Come chiedere risarcimento

Ovviamente spetta al paziente dimostrare l’esistenza di questo danno: come fare? Il paziente deve provare l’esistenza di un nesso di causalità fra l’inadempimento del medico ed il danno verificatosi. Bisogna provare anche che effettivamente che si si avessero conosciuti i rischi dell’operazione o dell’intervento non la si sarebbe affrontata. 

Il danno da violazione del consenso informato è un danno da mala sanità che quindi si può verificare sia in presenza di un vero danno fisico che in assenza di esso. 

Come rivendicare il risarcimento? Affidandosi a dei professionisti del settore. Il nostro team di avvocati specializzati in lesione del consenso informato e malasanità è pronto a consigliarvi sulle soluzioni migliori per poter far valere il diritto al risarcimento. Prima di tutto i nostri esperti studiano le carte per valutare se sussista effettivamente un danno che debba essere rimborsato. In secondo luogo è necessario  valutare come conviene agire. Non sempre la causa giudiziaria è la soluzione migliore, in alcuni casi è meglio accettare un accordo stragiudiziale. 

Aprile 4, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Consenso-informato-e-malasanità.jpg 3840 5760 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-04 11:05:472019-05-01 10:55:49Consenso informato e malasanità
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Danno biologico da errore medico, come proteggersi

Danno biologico da errore medico

Il danno biologico da errore medico consiste in un danno causato da imperizia, negligenza o errori da parte del medico curante. Si parla di danno biologico da errore medico se l’errore causato dal dottore causa dei danni permanenti ai pazienti, come lesioni, decesso, o invalidità.

Determinare l’errore ed il danno spetta ovviamente ai professionisti che si occupano di gestire in toto la consulenza per danno biologico da errore per mala sanità e che possono consigliarvi per fare valere i vostri diritti. Infatti è molto importante cercare di di verificare se sussista realmente un danno, e poi di conseguenza cercare di trovare la soluzione ideale per far valere i propri diritti col massimo risparmio di tempo.

Il risarcimento malasanità da errore medico viene richiesto dal paziente con l’aiuto di avvocati specializzati come per esempio quelli del nostro team. Il nostro è un team di professionisti formato da avvocati specialisti in malasanità e da medici legali per le consulenze. La richiesta da risarcimento viene poi disposta direttamente da noi per il paziente, tenendo conto delle soluzioni migliori (che non sempre è il ricorso in giudizio). 

Cos’è il danno biologico 

Il danno biologico consiste in un danno non patrimoniale che viene risarcito perché causa danni alla sfera psico-fisica del soggetto. Non è di per sè quantificabile dal punto di vista economico, ma è necessario comunque farlo per poter provvedere ad un risarcimento. Il soggetto che è vittima di un danno da errore medico può quindi richiedere il risarcimento dei danni non patrimoniali che ha subito. 

Per danno biologico, seguendo l’articolo 138 del codice delle assicurazioni, si intende “la lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale”. Una lesione “che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito”.

Esso quindi impatta anche sulla possibilità di produrre reddito, di vivere normalmente, relazionarsi, lavorare e via dicendo. Il medico legale deve quantificare quale è l’entità di questo tipo di danno, tenendo conto che, in percentuale, 100% consiste nello stato di salute. Maggiore è il danno maggiore è la percentuale che viene indicata dal medico legale. 

Oltre al mero danno biologico che il paziente può subire bisogna considerare anche il danno psichico o psichiatrico, il danno morale ovvero la sofferenza che consegue all’errore compiuto dal personale sanitario. 

La determinazione del danno biologico 

Una delle domande più importanti da farsi è: come si determina il danno biologico per un intervento errato? Come si determina il danno da malasanità? La risposta è innanzitutto nella giurisprudenza che è quella che permette di capire come e quando sia possibile ottenere un risarcimento del danno biologico.

Un esempio pratico che possiamo portare è quello di una donna che si era sottoposta ad un’operazione chirurgica che aveva causato un’ischemia e aveva richiesto un secondo intervento, e poi successivamente un altro intervento. Un caso grave di malasanità che aveva portato la donna a vincere in primo grado ottenendo un risarcimento. In appello, la donna aveva sostenuto che il risarcimento non fosse adeguato e la corte d’appello aveva nuovamente ritenuto sussistente la responsabilità dell’azienda sanitaria, ed aveva accolto il ricorso della paziente. La donna aveva dimostrato l’esistenza di un nesso di causalità fra la condotta dei sanitari (sia essa azione o omissione).

La liquidazione del danno deve valutare se si tratta di un danno transitorio oppure permanente. Il danno transitorio è un danno con effetti temporanei, che si estinguono entro un lasso di tempo breve. Il danno permanente invece si estende nel tempo e non è prevedibile il tempo del recupero o del ritorno alla normalità. Quindi ovviamente richiede un risarcimento più elevato perché impatta di più sulla vita della persona. Fra i danni da errore medico rientrano anche le invalidità, i danni estetici, e qualsiasi tipo di danno ad una funzione biologica umana. 

Le tabelle che i tribunali seguono per poter determinare in modo costante e coerente in tutta Italia gli eventuali danni sono soprattutto quelle del tribunale di Milano. 

Liquidazione del danno biologico 

La liquidazione del danno segue oggi delle tabelle per evitare che ogni singolo giudice possa decidere diversamente anche su fatti simili. Ad esempio in genere per la liquidazione del danno biologico si seguono diverse strade.

  • Il metodo del triplo di pensione sociale. La pensione sociale viene moltiplica per la percentuale di invalidità residuata tenendo conto anche dell’età della persona infortunata. 
  • Il metodo della scuola Pisana, che aggiorna sulla base delle liquidazioni effettuate negli anni precedenti. 
  • Sistema del punto tabellare. Si tratta del sistema più usato dal medico legale e tiene conto della percentuale di invalidità e della anzianità del paziente. 

Come si chiede il risarcimento 

Ma come si chiede il risarcimento del danno biologico da parte del paziente in caso di errore medico? Ovviamente la soluzione migliore è quella di effettuare la richiesta nei confronti dei migliori professionisti attualmente sul mercato. 

Il nostro team offre una consulenza gratuita che serve ad acquisire tutti i documenti di quel cliente che è convinto di aver subito un danno da parte del personale sanitario. Una volta acquisiti i documenti, essi verranno studiati. Poi sarà possibile determinare se esiste in effetti un danno biologico che è stato subito o meno, grazie alla consulenza del medico legale. Solo di conseguenza a ciò sarà possibile scegliere come agire. 

Molti clienti pensano che la soluzione migliore sia ricorrere in giudizio e richiedere il risarcimento, ma non è sempre così. In realtà spesso la soluzione più pratica è quella di avviare una negoziazione con le assicurazioni in via stragiudiziale. Non sempre ciò è possibile e non sempre il risarcimento è consono, ma comunque si può tenere conto anche di questa possibilità. In alcuni casi è necessario rivolgersi all’accertamento tecnico preventivo o in altri alla causa vera e propria. 

Ma questo viene deciso dall’avvocato che segue il cliente confrontandosi continuamente con lui. Noi non richiediamo nessun tipo di spesa o compenso per il nostro servizio (salve le spese per il giudizio) e il compenso viene richiesto solamente se si ottiene il risarcimento. Se non si ottiene nessun risarcimento invece non viene domandato nessun compenso. Contattataci ora per avere maggiori informazioni. 

Aprile 4, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Danno-biologico-da-errore-medico-come-proteggersi.jpg 3648 5472 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-04 09:31:222019-05-01 10:56:10Danno biologico da errore medico, come proteggersi
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Decesso per errore medico, come agire

Decesso per errore medico, come agire

Un decesso a causa di un errore medico: una circostanza tragica, rara, ma purtroppo presente e che ogni tanto abbiamo la possibilità di leggere sui giornali. Morire a causa di un errore del medico è qualcosa che può avvenire e ovviamente è una situazione assai grave, che in genere si verifica a causa di gravi disattenzioni o carenze da parte del medico stesso. La responsabilità medica in questi casi potrebbe essere presente ma bisogna valutare se il decesso sarebbe comunque avvenuto (ad esempio a causa di una malattia gravissima) oppure no. 

Purtroppo questa ipotesi rientra all’interno di quelle di malasanità cioè di pratiche mediche errate, sbagliate a causa di superficialità o negligenza o imperizia. In questi casi molto gravi, può essere riconosciuto il danno tanatologico ai parenti del deceduto nel caso in cui effettivamente la morte dipenda dallo sbaglio del medico. 

I prossimi congiunti quindi sono autorizzati ad agire nei confronti del medico, nei termini che vedremo. La morte da malasanità o morte da negligenza medica è comunque un caso estremamente grave. Significa che un soggetto ha perso la vita a causa di una negligenza del dottore o della disorganizzazione da parte dell’ospedale. Questo comporta un danno psico fisico e morale alla famiglia e anche in alcuni casi la diminuzione del reddito familiare. Si ha diritto ad un risarcimento economico che ovviamente non riporterà indietro il defunto ma che può ridurre le spese ed i carichi finanziari che la famiglia dovrà affrontare.

L’errore medico: cos’é?

Il danno da decesso per errore medico può essere causato da una serie di errori di diverso tipo, che possono essere: 

  • di negligenza. Se non si osserva un comportamento della prassi medica a causa di disattenzione o di trascuratezza. 
  • In caso in cui il chirurgo commetta un errore di imprudenza, non assuma le dovute cautele, non adotti le misure per non provocare il danno. 
  • Imperizia, se c’è scarsa preparazione professionale o non ci si attiene ai protocolli operativi standard e alle buone pratiche mediche. 

L’errore può consistere nello sbaglio della diagnosi (ad esempio trascurando un aspetto fondamentale o una malattia, il che porta al decesso). Può essere dovuto ad un grave errore chirurgico, oppure al decorso post operatorio sbagliato. 

Danno risarcibile da morte 

Che cosa è il danno da morte? Capirlo è di fondamentale importanza. Si tratta del danno da perdita del diritto alla vita, causata da un evento lesivo in questo caso collegato ad un errore medico. In questo caso ad agire possono essere i prossimi congiunti. Essi hanno diritto ad agire sotto un duplice punto di vista: 

  • per il risarcimento del danno della salute psico fisica, in quanto parenti della vittima. 
  • Per il risarcimento del danno alla salute causato al loro caro deceduto. 

La lesione alla salute psico-fisica del defunto è risarcibile agli eredi. Invece la privazione del diritto alla vita non è trasmissibile. In sostanza non si può agire, secondo la Cassazione, per ottenere il risarcimento del danno da morte del defunto poiché il danneggiato non è più in vita. 

Il risarcimento del danno di morte viene concesso agli eredi solamente se passa un lasso di tempo abbastanza lungo dal momento dell’evento lesivo a quello della morte. In caso di morte immediata invece il risarcimento è escluso. Se trascorre questo lasso di tempo il giudice liquida il danno in maniera equitativa facendo riferimento alle tabelle con i parametri. 

Un esempio di cronaca

Facciamo riferimento ad un caso di cronaca davvero avvenuto, un paziente deceduto a causa di errori dei medici che non l’avevano trattato correttamente nel periodo dopo l’intervento chirurgico. L’intervento era andato bene, eppure nel post-operatorio il paziente non era stato seguito adeguatamente e un’emorragia interna ne aveva cagionato il decesso. Il paziente nel caso di specie non aveva subito danno biologico perché il decesso era avvenuto entro poche ore. La sopravvivenza di poche ore dal peggioramento al decesso insomma non è sufficiente per determinare il danno biologico. 

Il risarcimento del danno morale trasmissibile ai parenti è ammesso solamente se la vittima si sia resa conto, nel lasso di tempo fra l’evento lesivo e la morte, delle sue sofferenze ed abbia quindi sofferto a causa delle lesioni subite. I prossimi congiunti che possono agire per richiedere il risarcimento sono la famiglia naturale, i conviventi more uxorio. 

Quando il medico non ha colpe

Il medico, secondo una giurisprudenza ormai molto stabile, non ha colpe se il decesso si sarebbe comunque effettuato. Il che significa che se comunque il paziente sarebbe morto, oltre ogni ragionevole dubbio, e quindi manca un nessuno casuale fra l’azione o omissione del medico e il decesso, allora in questo caso il medico non può essere ritenuto responsabile. 

La mancanza di incidenza causale, in poche parole, fa andare il medico esente da ogni responsabilità sotto questo punto di vista. 

Assistenza legale da decesso da errore medico 

L’attivazione dell’assistenza legale da errore medico permette di poter accedere, se ve ne sono i presupposti, ai risarcimenti necessari. Tuttavia è necessario avere bisogno dell’assistenza legale in un caso simile. 

Per iniziare una causa per decesso da malasanità è necessario rivolgersi ad un team di avvocati specializzati. A chi rivolgersi? Il nostro team di avvocati specializzati si occupa di errori medici, decesso da malasanità, errori di mala sanità. Queste situazioni possono causare gravissimi problemi psico-fisici e vogliamo affrontarle al meglio con il nostro cliente. Tuttavia il nostro servizio è innanzitutto di consulenza, cioè noi valutiamo in sostanza se sussistano davvero i presupposti per poter agire nei confronti del medico o della struttura sanitaria. Grazie ad una consulenza gratuita con i nostri medici specialisti e con i nostri medici legali, è possibile stabilire se c’è un errore medico ed un effettivo danno. 

A quel punto, si studia assieme al cliente, sempre gratuitamente, le migliori modalità d’azione. Non sempre andare a processo è la cosa giusta da fare, ma in caso di decesso da errore medico, trattandosi di omicidio colposo, il processo penale è assolutamente indispensabile. All’interno del processo penale i congiunti possono costituirsi come parte civile e di conseguenza richiedere un risarcimento per il danno morale da perdita del loro caro. 

Aprile 4, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Decesso-per-errore-medico-come-agire.jpg 4080 6144 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-04 08:57:262019-05-01 10:56:26Decesso per errore medico, come agire
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Errore medico e risarcimento, quando è possibile

Errore medico e risarcimento, quando è possibile?

L’errore medico può comportare un caso di malasanità con conseguente diritto al risarcimento. Il termine malasanità è sempre più sulle bocche di tutti, oggi come oggi. Con questo termine si intende far riferimento a quegli episodi di errori medico-sanitari che comportano una responsabilità civile o penale. 

La responsabilità può riguardare il singolo medico oppure la struttura nel suo complesso, sia essa pubblica o privata. Si può trattare di un errore nella diagnosi, nella gestione della terapia, nell’intervento chirurgico, nella riabilitazione. In ogni caso il malato in queste ipotesi ha diritto al risarcimento se dall’errore medico scaturisce una lesione del suo fisico, della mente, o morale. 

Quando si parla di errore medico? Questa terminologia viene utilizzata in caso di malpractice medica, cioè di una colpa verificatosi per imperizia, negligenza o imprudenza da parte del dottore, anche involontaria. Si pensi ad esempio: 

  • al caso del dottore che non segue i classici protocolli operativi. 
  • Al medico che non ha una formazione professionale o tecnica adeguata. 
  • Al medico che per imprudenza commettere un errore o evita delle cautele necessarie. 

In ogni caso il paziente ha diritto ad essere curato al meglio. Per questo, di conseguenza, qualsiasi errore medico che cagioni una diminuzione delle sue facoltà fisiche o psichiche, o un danno morale, è suscettibile di risarcimento. 

Cosa fare in caso di errore medico? Ovviamente è giusto far valere i propri diritti di paziente e chiedere un risarcimento, sempre che sia dimostrata l’esistenza di un danno. Non solo, bisogna dimostrare che vi sia un nesso causale fra danno e imperizia medica. 

Per farlo, è bene affidarsi a servizi come i nostri che si occupano di gestire in toto la questione dell’errore medico e del risarcimento 

Risarcimento da errore medico: normativa 

Per poter parlare di risarcimento da errore sanitario è necessario conoscere anche la normativa di riferimento. La nuova normativa sull’errore medico è stata approvata nel marzo 2017. La legge sulla responsabilità sanitaria mira a definire in che modo debba agire un paziente che vuole chiedere un risarcimento per errore medico. 

Quello che bisogna fare, secondo questa normativa, è approfondire la propria situazione e recuperare i documenti (cartella clinica, e via dicendo). Il nostro servizio consulenza legale per errore medico permette di valutare gratuitamente tutti i documenti per capire se effettivamente ci sia un errore del dottore oppure della struttura sanitaria. Gli avvocati specializzati in malasanità, durante questa fase, si occupano di collaborare con medici legali per poter valutare effettivamente dal punto di vista clinico l’esistenza del danno. 

A questo punto, ammesso che un danno da malasanità esista, non si può passare direttamente alla causa. Infatti è necessario optare per la mediazione o per la consulenza tecnico preventiva. Si tratta di strumenti che la legge rende obbligatori per evitare la causa in tribunale. In questa sede, sempre grazie alla presenza di un avvocato specializzato, è possibile in molti casi ottenere un congruo soddisfacimento delle pretese risarcitorie. Se così non fosse, è possibile andare a processo e la dimostrazione del danno di errore medico è più semplice per il paziente. Basta dimostrare di aver subito un danno da errore sanitario e di essere stato seguito in una certa struttura. Quindi spetta all’accusato dimostrare di non aver commesso alcun tipo di errore. 

Danno risarcibile da errore medico 

Il danno da errore medico può essere di diverso tipo. Possiamo distinguere: 

  • il danno non patrimoniale (vale a dire il danno biologico, al corpo, il danno morale, causato dalla sofferenza interiore, il danno esistenziale per peggioramento della qualità della vita).
  • Il danno patrimoniale, che consiste nel danno emergente e nel lucro cessante. 

La valutazione del danno risarcibile da errore medico in ogni caso deve essere effettuata tenendo conto delle tabelle. Esse prescrivono le cifre da seguire in modo che il risarcimento sia equitativo e non troppo differente a seconda del giudice. 

Onere probatorio dell’errore medico

A chi spetta provare l’errore medico nella causa? Innanzitutto dipende dal soggetto che è accusato. Se ad essere accusato è l’ospedale, il paziente ha 10 anni di tempo dal danno subito per fare loro causa e non deve dimostrare l’imperizia. Basterà dimostrare che ha subito un danno alla salute con documenti e perizia e poi la struttura dovrà dimostrare di non essere stata la causa di quel danno. 

Se invece la richiesta di risarcimento da errore medico è rivolta direttamente al medico di una struttura, la prova è del tutto a carico del paziente che ha solamente cinque anni di tempo per poterlo citare in giudizio. Lo scopo della nuova legge sul punto, in sostanza, è quello di permettere ai medici di lavorare più serenamente senza dover ricadere nei rischi della medicina difensiva che sono un grosso spreco per lo Stato.

Tutela legale da errore medico

In tutti i casi in cui un paziente ha il dubbio di essere stato vittima di un errore medico è necessario cercare di rivolgersi il prima possibile ad un avvocato specializzato in mala sanità ed errori sanitari. Il nostro team di avvocati, consulenti e medici legali è altamente specializzato in tema errore medico ed ha una forte esperienza alle spalle, grazie alla quale è possibile consigliare al meglio i propri clienti. 

Di volta in volta è necessario valutare se vi siano i presupposti per una causa. Bisogna vedere se possa essere più conveniente per lo stesso paziente evitare il ricorso in tribunale e limitarsi a negoziare un accordo. I nostri avvocati specializzati sono a disposizione per poter garantire la massima consulenza sull’errore medico e per permettere di fare le scelte più opportune per ottenere il risarcimento. Il nostro tema non richiede alcuna spesa per gli onorari degli avvocati e le consulenze. Richiede solamente una percentuale del risarcimento come compenso laddove effettivamente il risarcimento sia dovuto. In caso negativo, invece, non è dovuto alcun tipo di compenso ai nostri avvocati. Garantiamo la massima sollecitudine e attenzione alle richieste dei nostri clienti per permettere loro di ottenere il massimo da ogni tipo di problema legato ad un errore medico. Contattataci subito per avere maggiori informazioni. 

Aprile 3, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Errore-medico-e-risarcimento-quando-è-possibile.jpg 4912 7360 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-03 18:42:452019-05-01 10:57:11Errore medico e risarcimento, quando è possibile
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Denunciare un caso di malasanità: ecco come

Denunciare un caso di malasanità: ecco come

Denunciare un caso di malasanità: come si può fare? Questa è una domanda che molte persone, purtroppo, si chiedono nella loro vita. Innanzitutto però è necessario capire che cosa significhi subire un caso di malasanità, e diradare i dubbi sulla definizione. La malasanità consiste in un errore sanitario, causato dal medico o da una struttura ospedaliera. Può avere diverse sfaccettature: in genere quando si pensa all’errore sanitario la mente corre al caso eclatante di un’operazione chirurgica riuscita male che comporti un danno o addirittura il decesso di una persona. Ma i casi di malasanità possono essere molto più ampi. Ad esempio una diagnosi sbagliata, che permetta così ad una malattia di svilupparsi o che porti a delle terapie errate, può essere un chiaro caso di malasanità. 

Il fatto che il medico non prescriva esami che, stanti i risultati della cartella clinica, avrebbe dovuto per prassi prescrivere può essere un caso di malasanità. 
Un intervento chirurgico inutile, sbagliato è un chiaro caso di errore medico come anche una diagnosi ritardata per colpa del medico o dell’ospedale, come anche una impostazione errata del decorso dopo l’operazione. Insomma, gli errori medici possono essere di tantissimi tipi ed è giusto capire come tutelarsi e come denunciare malasanità in modo efficace. Bisogna anche conoscere le varie strade che si possono percorrere, non sempre la denuncia e la via giudiziale è quella migliore. Anche per questo motivo affidarsi a persone competenti ed esperti del settore, come i nostri avvocati specializzati malasanità, può essere la soluzione giusta. 

Capire se si tratta di malasanità

La prima cosa da fare è rivolgersi quindi a degli esperti del settore che possano valutare se effettivamente si tratti o no di un caso di malasanità. 
Il mondo sanitario è molto complesso, ed il fatto di aver subito un danno non è sempre riconducibile ad una colpa del personale medico. Ad esempio se il medico ha seguito attentamente tutti i protocolli ma la cura non è riuscita, o la diagnosi è sbagliata, non sempre si tratta di un caso di malasanità. 

Per risparmiare soldi e tempo quindi è bene cercare di capire se si sia di fronte ad un caso di malasanità oppure no. I nostri esperti effettuano un servizio di consulenza malasanità e danno medico che consente di valutare se ci siano o meno i presupposti per richiedere un risarcimento. 
Infatti bisogna appurare che effettivamente ci sia stato un danno e che il danno sia riconducibile ad un medico, e questo non lo si può certo fare da soli. 

I consigli dei nostri esperti vi serviranno per avere le idee più chiare sui vostri diritti dopo una brutta esperienza in ambito sanitario. Inoltre potrete scoprire che avete subito un caso di malasanità, ma che la soluzione migliore non è quella di denunciare l’ospedale ma bensì di trovare un accordo fuori dal processo. Ecco perché il servizio di consulenza per errori medici è di fondamentale importanza per capire come agire. 

Chi è possibile denunciare?

Contrariamente a quanto spesso si pensa, non è possibile denunciare solamente il medico dell’ospedale ma diversi soggetti che svolgono la loro professione sanitaria. Ad esempio sono denunciabili anche i chirurghi, dirigenti medici, medici di base, infermieri, personale paramedico, la guardia medica. 

Come denunciare un caso di malasanità

Se effettivamente quello che si ha subito è un caso di malasanità, che presenta 

  • un danno biologico (fisico o psichico) o un danno morale del paziente; 
  • c’è un nesso di causalità fra danno e comportamento colpevole del medico o della struttura 

allora si hanno buone possibilità di ottenere il risarcimento. 
Tuttavia prima è necessario procurarsi tutta la documentazione che obbligatoriamente dovrà essere valutata da un medico legale. La documentazione che è necessario procurarsi è: 

  • cartelle cliniche 
  • ricevute di scontrini per prestazioni medico-sanitarie 
  • eventuali lastre e certificati medici effettuati 
  • eventuali documenti di visite ed analisi fatte. 

Spetta al medico legale analizzare tutta la documentazione che viene raggruppata dal cliente. Inoltre il medico legale deve anche effettuare una perizia per riscontrare se c’è effettivamente un danno da malasanità. 

Tempistiche per denunciare malasanità

La legge può, in alcuni casi, mettere a disposizione delle tempistiche entro le quali è obbligatorio presentare la denuncia di malasanità. Tutto dipende fondamentalmente dal fatto che si voglia agire in sede penale o civile. 

Se si vuole agire in sede penale per esempio nei casi più gravi, come omicidio colposo, la denuncia non ha limiti di tempo, tranne la prescrizione del reato. Se si tratta di querela (non per omicidio colposo ma per lesioni personali colpose) la querela va presentata entro tre mesi dal giorno in cui si ha avuta notizia del reato, quindi abbastanza tempestivamente, pena decadenza. 

Se invece si vuole proporre l’azione per il risarcimento del danno ex 2043 c.c. (sede civile), allora le tempistiche variano ulteriormente e sono: 

  • di 10 anni dal fatto, se la responsabilità è della clinica/ospedale, pubblico o privato. 
  • Di 10 anni dal fatto se la responsabilità è del medico scelto dal paziente. 
  • Di 5 anni dal atto se la responsabilità è del medico non scelto dal paziente. 
  • Di 10 anni per gli eredi, tranne nel caso di risarcimento per perdita del rapporto parentale da far valere entro 5 anni, 6 anni nel caso di omicidio colposo. 

In ogni caso, niente timore: per interrompere la prescrizione è sufficiente rivolgersi ad un avvocato che presenterà la contestazione con diffida all’ospedale. 

Affidatevi a noi per denunciare malasanità 

La nostra attività garantire la massima serietà nel trattare individualmente ogni caso, per valutare sin da subito quali siano le effettive possibilità di risarcimento e le soluzioni da affrontare. Non chiediamo alcun compenso se non al momento della vittoria della causa; in caso di mancato risarcimento non viene chiesto alcun compenso per l’attività di assistenza legale e consulenza svolta. 

Denunciare la malasanità da soli non porta da nessuna parte, mentre affidarsi ad un team di avvocati esperti e competenti permette di tutelare al meglio i propri interessi risparmiando tempo, energie e denaro e valutando tutte le possibilità d’azione.

Aprile 2, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Denunciare-un-caso-di-malasanità-ecco-come.jpg 4672 7000 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-02 07:07:262019-05-01 10:57:28Denunciare un caso di malasanità: ecco come
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Responsabilità medica da malasanità

Responsabilità medica da malasanità

Il termine malasanità, connesso alla responsabilità medica, negli ultimi anni è sempre più sulle bocche di tutti. Con il concetto ‘malasanità’ si fa riferimento all’ipotesi in cui la diagnosi, le cure, gli interventi chirurgici non siano effettuati in maniera consona e causino un danno nel paziente. 

Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare di casi di diagnosi errate, di interventi chirurgici inutili e di terapie finite in tragedia. Gli sbagli dei medici possono avere delle conseguenze enormi sulla salute ed in alcuni casi anche sulla vita delle persone seguite. Per questo motivo la legge permette ai danneggiati di agire in giudizio per dimostrare il danno subito e ottenere il risarcimento consono da responsabilità medica. 

Il danno causato da errore medico può essere di diverse tipologie. Ad esempio fra i danni da malasanità possiamo annoverare: 

  • diagnosi errate da parte del medico. 
  • Terapie sbagliate o interventi chirurgici inutili oppure non indispensabili o ancora riusciti male a causa di imperizia, negligenza, incuranza. 
  • Errori nella gestione della sanità pubblica (lista d’attesa eccessivamente lunga). 
  • Uso, da parte dell’ospedale, di macchinari obsoleti o erronei che possono causare errori nella diagnosi. 

Il danno da mala sanità insomma può assumere diverse sfumature, ma in tutti i casi ci troviamo di fronte ad un danno subito da un paziente a causa di un errore del medico. In tutti questi casi il danno e il suo collegamento con l’errore medico devono ovviamente essere dimostrati. Il nostro team di avvocati specializzati in malasanità e risarcimento da danno sanitario possono formulare diverse ipotesi d’azione, per evitare se possibile il processo e giungere ad un accordo con l’ospedale, se ci sono i presupposti. 
Quando si parla di danno da errore, si fa riferimento al concetto di responsabilità medica. Cerchiamo quindi di capire meglio che cosa significhi. 

La responsabilità medica, cos’è?

Evidentemente quindi dal concetto di malasanità promana quello di responsabilità medica. Quando si parla di responsabilità medica si fa riferimento ad una forma di responsabilità legale che grava sui medici e sul personale sanitario per gli errori commessi nell’ambito dell’esercizio della professione sanitaria. Tutte quelle azioni del medico che possono causare un danno alla salute psico-fisica della persona, e che siano riconducibili al medico nel senso di essere causate da un suo errore, sono responsabilità medica. 

Il medico, nell’esercizio delle sue funzioni, deve agire con rispetto della deontologia e dei principi del consenso informato. Deve anche operare sempre con diligenza, perizia, attenendosi ai protocolli ed alle prassi. Ogni errore, imperizia e sbaglio, superficialità o leggerezza che causi un danno al paziente può essere punito. 

La responsabilità medica civile 

Il medico risponde civilmente di responsabilità medica ai sensi del generalissimo art. 2043 del codice civile. Grazie alla riforma della legge numero 24 del 2017, adesso la responsabilità medica civile è distinta nell’ipotesi del medico che opera nella struttura sanitaria e nella struttura sanitaria pubblica/privata. 
I medici che agiscono nella struttura sanitaria rispondono ai sensi dell’art. 2043 c.c. di responsabilità extracontrattuale. 

Ricordiamo inoltre che il d. lgs. 28/2010 ha stabilito, per cercare di ridurre le cause in ambito civile, che le controversie sulla responsabilità medica siano sempre obbligatamente sottoposte ad un tentativo di mediazione civile. Se esso va a buon fine, le parti raggiungono un accordo e non è possibile agire in sede giudiziaria. 

La responsabilità medica penale

Il medico può essere gravato anche da una responsabilità penale, non solo civile. La responsabilità medica penale consiste in una responsabilità che grava sull’operatore sanitario che, nell’esercizio dell’attività professionale, causi lesioni o il decesso del paziente a causa di un suo comportamento. 

In questo caso quindi non si parla genericamente di danno da malasanità ma piuttosto di una vera e propria lesione o dell’omicidio colposo. La normativa più recente in materia è quella della legge Gelli, cioè della legge 24/2017, la quale ha introdotto un apposito reato. Si tratta dell’art. 590-sexies, “Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario”, per cui il medico risponde penalmente in queste ipotesi. 

Il medico risponde di responsabilità penale se il danno è causato da sua colpa, salvo che il medico abbia rispettato le raccomandazioni delle linee guida o in mancanza le pratiche clinico-assistenziali, se idonee nel caso concreto. In questi casi, la punibilità del medico è esclusa. 
Quando ci si addentra nell’ambito del processo penale per responsabilità medica, è necessario affidarsi a degli avvocati competenti e specializzati che conoscano la giurisprudenza recente ed aggiornata e possano consigliare al meglio i clienti. 

Il danno risarcibile da responsabilità medica

La responsabilità medica può originare un danno che deve essere risarcito. La natura del danno può essere di diverso tipo.

  • Danno iatrogeno differenziale. Consiste in un danno che il paziente subisce se, partendo da una malattia, viene curato in maniera inadeguata tanto che la sua condizione peggiora. Questo tipo di danno quindi consiste nel peggioramento delle condizioni a causa di un errore del medico nel trattamento o nell’intervento. 
  • Danno biologico. Consiste in un danno o alterazione fisica e/o psichica subita dal paziente in seguito all’errore del medico. 
  • Danno morale. Il danno morale attinge alla sofferenza psichica e personale, non quantificabile in maniera pecuniaria (si pensi alla sofferenza dei parenti del deceduto in caso di morte per errore medico). La giurisprudenza negli ultimi anni ha distinto la fattispecie del danno morale dal danno biologico ed ha specificato che il primo ha una sua autonomia rispetto al danno biologico. Esso quindi può essere risarcito anche in assenza di un danno fisico o psichico subito dal paziente. 

La valutazione giudiziale del danno 

La valutazione del danno da responsabilità medica nel corso del processo viene effettuata da un giudice, e deve tenere conto del danno emergente (perdita subita a causa del danno) e del lucro cessante (mancato guadagno). In sostanza, il giudice deve valutare tenendo conto dell’età del soggetto, delle sue condizioni di salute, del tipo e gravità di errore, delle condizioni socio-familiari del danneggiato un risarcimento congruo ed adeguato.

In alcuni casi il giudice ha a disposizione delle tabelle per poter determinare il risarcimento del danno da responsabilità medica in modo più o meno costante e coerente. Ricordiamo che se non si giunge al processo è possibile accordarsi con la mediazione obbligatoria per la cifra da erogare. 

Aprile 1, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Responsabilità-medica-da-malasanità.jpg 2813 4200 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-01 13:08:202019-05-01 10:57:58Responsabilità medica da malasanità
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Consulenza malasanità, perché rivolgersi agli esperti

Consulenza malasanità: rivolgersi agli esperti

Quando si parla di consulenza malasanità si fa riferimento alle procedure di valutazione di una storia clinica o di un caso per stabilire se sussistano i presupposti della malasanità. 
La malasanità consiste in una carenza o in errori nell’erogazione di prestazioni sanitarie da parte di un medico o di un ospedale. Se essa viene accertata, il soggetto che ne è danneggiato ha diritto a richiedere un risarcimento di varia entità. 

Capire che cosa sia davvero la mala sanità, però, non è sempre facile. Questo perché non basta che un intervento non abbia il risultato sperato perché si possa parlare di errore medico o risarcimento. 
Bisogna valutare, grazie ad una consulenza malasanità, se vi siano o meno i presupposti per poter parlare di una effettiva responsabilità sanitaria. 

Questo può creare confusione nella mente di chi, giustamente, voglia ottenere aiuto per poter eventualmente richiedere un risarcimento per un danno subito. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi alle persone giuste, vale a dire a quelle in grado di valutare concretamente le possibilità d’azione. 

Negli ultimi tempi sono sorte diverse associazioni che si occupano di consulenza malasanità e risarcimento danni. Tuttavia non sempre esse mettono a disposizione dei loro clienti le risorse adeguate per permettere loro di impostare alla perfezione una causa o accordo stragiudiziale per errore medico. Questo, quindi, comporta spesso una perdita di tempo per il cliente stesso e l’impossibilità di chiedere il risarcimento danni da malasanità. 

Consulenza malasanità a chi rivolgersi 

Grazie ad un esperto, è possibile avere accesso ad una consulenza malasanità completa e piena che permetta di valutare le possibilità dopo il riscontro del danno. 
Infatti è possibile scegliere delle strade diverse a seconda della situazione concreta: 

  • nessun tipo di azione, perché dalla consulenza malasanità non risultano i presupposti per il risarcimento malasanità. 
  • Accordo stragiudiziale. Se non vi sono i presupposti per agire in giudizio o comunque risulta conveniente un accordo stragiudiziale, quest’ultimo può essere effettuato con accordo bonario o accertamento tecnico preventivo. 
  • Richiesta del danno in sede civile, con inizio del processo civile. 
  • Richiesta del danno in sede penale, in genere si segue solamente nei casi più gravi. 

Avvocati specializzati malasanità 

Nell’ambito della consulenza malasanità, è necessario fare riferimento agli esperti del settore per poter valutare effettivamente le soluzioni migliori. Non è invece prudente e consigliato rivolgersi alle organizzazioni non professionali che pretendono di ottenere il risarcimento danni malasanità senza una adeguata preparazione tecnica ed esperienza. Il mondo della mala sanità è molto ampio e complesso, e la valutazione effettiva del caso, con tanto di studio delle possibilità d’azione, è un elemento irrinunciabile per poter decidere e programmare le azioni successive. 

Rivolgersi direttamente ad un medico legale non è il passo più completo da fare: infatti anche lo stesso medico legale spesso ha bisogno di rivolgersi ad un avvocato per conoscere quali son le possibilità d’azione nel caso concreto. Il medico legale può aiutare a capire se esiste un nesso di causalità fra l’errore del medico ed il danno subito dal paziente, ma solamente un esperto legale può valutare se c’è possibilità che questa prova regga in sede civile o penale. Inoltre un avvocato è anche un conoscitore della giurisprudenza. Saprà, quindi, quali tipi di nessi reggono più facilmente nelle aule giudiziarie. Conoscerà la giurisprudenza specifica del settore che spesso è in continuo mutamento. 

La nostra azienda mette a disposizione direttamente una serie di avvocati specializzati negli errori medici e in malasanità, per consentire ai pazienti di valutare con chiarezza e trasparenza le loro possibilità di azione. 

I vantaggi di rivolgersi agli esperti 

Rivolgersi a dei professionisti del settore quindi è assolutamente la scelta migliore da fare e comporta una serie di vantaggi non indifferenti. 

  • Consulenza specifica. La consulenza malasanità effettuata da parte di esperi del settore consente di comprendere in termini semplici se sussiste una legittima pretesa oppure no. Non ha alcun senso, riteniamo, proseguire in sede legale se non vi sono elementi a sufficienza per poter sostenere l’ipotesi della mala sanità. Per questo motivo è bene rivolgersi a degli avvocati esperti in malasanità che, in modo diretto e preciso, spiegheranno subito quali sono le possibilità d’azione.
  • Esperienza. L’esperienza, e la specializzazione, sono sicuramente due elementi fondamentali da prendere in considerazione quando si tratta di scegliere gli esperti per un caso di malasanità. Affidarsi a delle agenzie improvvisate, che magari fungono solo da intermediarie, non è certo rassicurante circa le possibilità di vittoria della causa. Meglio affidarsi a chi abbia già una nutrita e solida esperienza e quindi sappia come muoversi in ambito legale, in giudizio e negli accordi con le società assicurative. 
  • Chiarezza e trasparenza. La chiarezza è un elemento fondamentale sin dal momento della consulenza malasanità. Trasparenza sui costi e sugli impegni assunti dal cliente, in secondo luogo, è necessaria. Noi mettiamo a disposizione la nostra esperienza nel settore senza richiedere tariffe anticipate per consulenze legali o mediche. L’unica commissione che riceviamo è una percentuale in caso di vittoria della causa o dell’accordo, in totale trasparenza con il cliente. 

Come agiamo per il risarcimento danni 

Dato che ogni caso è a sé, non è possibile valutare un rimedio unico per tutti. Una consulenza malasanità con i nostri esperti però può aiutarvi a valutare in maniera distaccata il vostro caso, a comprendere quali siano le soluzioni migliori da applicare di volta in volta. Il nostro team di consulenti si occupa di valutare il vostro caso sin dal primo contatto, se necessario mediante la consulenza anche di medici legali per valutare l’esistenza di un danno. 

Solamente dopo lo studio della cartella clinica e dopo l’approfondimento del caso valuteremo le possibilità d’azione. Lo studio del caso permette di valutare se è possibile avanzare una legittima richiesta di risarcimento mala sanità. In secondo luogo, si sceglierà in che modo avanzarla per avere le maggiori possibilità di successo. 

Trasparenza, chiarezza, tutela del cliente sono le nostre garanzie di base. Vogliamo aiutarvi a capire come muovervi e quali sono le vostre concrete possibilità di ottenere un risarcimento, nella totale trasparenza comunicativa e per quanto riguarda servizi e prezzi. 

Aprile 1, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Consulenza-malasanità-perché-rivolgersi-agli-esperti.jpg 3671 5500 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-01 12:37:422019-05-01 10:58:51Consulenza malasanità, perché rivolgersi agli esperti
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Risarcimento da malasanità, quando si ha diritto

Risarcimento da malasanità, quando si ha diritto

La malasanità consiste in una carenza nell’erogazione di prestazioni mediche e sanitarie da parte del personale medico-sanitario o di una struttura o clinica ospedaliera. Quando si subisce un danno da mala sanità, come per esempio un errore nella diagnosi oppure un intervento inutile o sbagliato, si ha diritto al risarcimento. 

Il risarcimento malasanità consiste in una somma di denaro che viene erogata laddove venga riconosciuto l’esistenza di un danno nel paziente collegato ad un errore del medico o della struttura. 
In sostanza, per avere accesso al risarcimento malasanità è necessario che sussista: 

  • un danno biologico;
  • un collegamento fra il danno e il comportamento carente, negligente del medico, del personale sanitario o della struttura. 

L’errore sanitario può dipendere da imperizia del medico (insufficienti conoscenze teoriche e tecniche), da negligenza, da mancata osservanza dei protocolli di base, da mancata cautela per evitare danni. L’errore da mala sanità si può manifestare in tantissime modalità differenti, quindi, per questo è necessario rivolgersi a degli esperti del settore. 

Prova della malasanità

Per poter ottenere un risarcimento malasanità è necessario innanzitutto provare che effettivamente si ha subito un danno e che il danno sia riconducibile al medico. 
Tutti questi elementi, è evidente, vanno provati in tribunale, se si denuncia per malasanità una azienda sanitaria. Ma conviene davvero denunciare per ottenere il risarcimento da malasanità? Non sempre. 

Ecco perché la cosa migliore da fare se si sospetta di essere state vittime di mala sanità in Italia è quella di contattare immediatamente il nostro team. Insieme è possibile studiare una soluzione adeguata per valutare se è possibile ottenere il risarcimento malasanità oppure se vi sono prospettive remote. Nel primo caso, è possibile valutare se procedere in giudizio oppure stragiudizialmente. 

Risarcimento malasanità stragiudiziale 

Il nostro team si occupa di valutare se vi siano possibilità di ottenere il risarcimento del danno oppure no, in sede civile, penale o stragiudiziale. 
La risoluzione bonaria delle controversie permette di evitare il ricorso delle parti al giudice civile o penale. La risoluzione bonaria è una delle modalità attraverso le quali è possibile ottenere il risarcimento malasanità. 

In questo caso in sostanza l’ospedale ed il legale del paziente si mettono d’accordo per stabilire il danno subito e quantificarlo in denaro. Se non si trova un accordo è anche possibile ricorrere l’accertamento tecnico preventivo che è una consulenza tecnica realizzata dal medico legale nominato dal tribunale. Il medico legale valuta indipendentemente dalle parti se sussista un danno ed un nesso di causalità fra errore e danno subito dal paziente. 

Risarcimento malasanità in sede civile 

Per ottenere il risarcimento malasanità in sede civile è necessario effettuare una domanda di risarcimento danni entro i termini fissati dalla legge. 
I termini sono: 

  • 10 anni, per la responsabilità della struttura sanitaria. 
  • 10 anni, per responsabilità del medico scelto dal paziente. 
  • 5 anni, per responsabilità del medico non scelto dal paziente. 

Decorsi questi anni dal momento del verificarsi del danno, non sarà possibile chiedere il risarcimento malasanità civile. La prescrizione può essere interrotta con una contestazione che fa decorrere un nuovo periodo di prescrizione. 

Il risarcimento malasanità in sede civile è spesso la soluzione migliore per poter ottenere più facilmente il denaro che spetta. Questo per diversi motivi. Innanzitutto in sede civile non valgono le stesse norme severe in ambito probatorio previste per la sede penale. In sede penale bisogna dimostrare la colpa del soggetto citato (ospedale, medico) mentre in sede civile è necessario seguire il criterio ‘più probabile che non’ nella distribuzione delle responsabilità. Questo rende statisticamente più semplice ottenere soddisfazione e risarcimento in sede civile. 

Inoltre in sede civile è possibile far valere la responsabilità dell’ospedale anche se non è identificato con certezza il soggetto che può aver direttamente causato il danno all’attore. Infine, l’azione penale richiede l’intervento del pubblico ministero e può dilungarsi anche per molto tempo. 

Risarcimento malasanità in sede penale 

Il risarcimento malasanità in sede penale può richieder tempi lunghi ed essere complesso ed incerto. Si tratta della strada migliore da seguire in casi molto gravi (omicidio colposo, per esempio). In questi casi è opportuno fare la domanda in sede penale, e lo stesso vale se:

  • si devono effettuare degli accertamenti tecnici irripetibili come l’autopsia sul corpo del deceduto. 
  • Se è necessario disporre il sequestro dei luoghi (sala operatoria) o dei beni (cartella clinica), oppure di alcune cose. 
  • Se vi sono situazioni particolarmente gravi. 

Il processo penale in genere è una eccezione nell’ambito della malasanità, perché si preferisce ricorrere al rito civile che spesso dà più possibilità di accedere ad un risarcimento dei danni. 
Tuttavia in alcuni casi il rito penale è la soluzione migliore per tutelare al meglio gli interessi delle parti coinvolte. 

Affidarsi ai migliori per il risarcimento 

Se si vuole intentare una causa per mala sanità è necessario conoscere bene ciò a cui si va incontro. Grazie all’aiuto di un team di esperti, consulenti, medici legali ed avvocati, possiamo darti le risposte che ti servono aiutandoti a capire se vi sono i presupposti per poter ottenere un risarcimento da errore medico. Ogni caso è a sè, ne siamo convinti, per questo li valutiamo tutti individualmente. 

Noi ci occupiamo di seguire individualmente ciascun caso per identificare le sue unicità e particolarità e creare un percorso ad hoc. Il nostro obbiettivo è quello di formulare una soluzione perfetta per ogni caso, valutando se vi siano le circostanze per poter ricorrere in giudizio oppure per risolvere stragiudizialmente la controversia. 

In ogni caso il cliente non dovrà pagare la consulenza e l’assistenza legale, si occuperà solamente delle eventuali spese processuali e nessuna commissione o compenso è riconosciuta ai nostri avvocati tranne nel caso di vittoria della causa. 

Insieme possiamo far valere i tuoi diritti di cittadino e di paziente e reagire agli episodi di malasanità che si diffondono nel paese. Se hai dei dubbi sulla possibilità di chiedere un risarcimento malasanità, se vuoi saperne di più sulle tue possibilità di far valere un danno da errore medico, contattaci subito per ulteriori informazioni e per avere la nostra consulenza. 

Aprile 1, 2019/0 Commenti/da admin
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Malasanità: cos’è e a chi rivolgersi?

Malasanità: cos’è e a chi rivolgersi?

Si sente spesso parlare di malasanità, un concetto molto ampio che non sempre è compreso in maniera adeguata. Che cosa è la mala sanità, quando si verifica, come contrastarla, a chi rivolgersi? 

Per malasanità, innanzitutto, intendiamo una prestazione medica carente o erronea: si tratta insomma di una carenza più o meno grave nell’erogazione di servizi medici professionali non solo da parte di medici e chirurghi ma anche da parte di tutto il personale sanitario, come infermiere, medico di base, personale paramedico, dirigente medico e via dicendo. Il termine coinvolge anche l’ipotesi di una struttura inadeguata dal punto di vista professionale e che comporti un danno al paziente. Pensate ad esempio al caso di un macchinario dell’ospedale difettoso che causi un grave errore nella diagnosi. Si parla di malasanità se la carenza comporta un danno alla salute del paziente. 

Non si può parlare di malasanità medica solamente a causa del fatto che il dottore non sia riuscito a raggiungere un certo risultato: si parla di mala sanità se essa è correlata ad una negligenza da parte di un professionista sanitario o della struttura di riferimento, e sempre tenendo conto anche delle circostanze in cui si è verificata la lesione. 

Capire quando si verifica l’errore medico e sanitario è di fondamentale importanza per capire quali siano i propri diritti, come e quando agire e come tutelarsi eventualmente se necessario in sede giudiziale. 

Quando si verifica la malasanità

Abbiamo visto in termini molto ampi e generali quando si parla di errore sanitario in campo medico. Ora vediamo in maniera più specifica quando si può parlare di malasanità. Si fa rifermento a questo termine in caso in cui un professionista sanitario: 

  • non osservi prassi e protocolli necessari a causa di trascuratezza, negligenza, carenza di attenzione. 
  • Quando un professionista non ha una preparazione professionale adeguata, cioè per imperizia (come nel caso dell’errore tecnico). 
  • Quando un professionista sanitario non segue le cautele che sono necessarie per evitare che venga causato un danno. 

Esempi malasanità

La responsabilità medica da errore sanitario può quindi sfociare in una serie di situazioni molto diverse, ad esempio può: 

  • aggravare le condizioni del paziente. 
  • Far sorgere delle nuove malattie prima inesistenti. 
  • Evitare il miglioramento delle condizioni del paziente dopo l’intervento a causa del suo errore (c.d. inutilità dell’intervento chirurgico). 

L’errore medico da quale deriva il danno da malasanità può essere una diagnosi errata, o un intervento chirurgico mal riuscito. Può consistere nella somministrazione di terapie sbagliate, o di cure addirittura dannose, o nella cattiva gestione della sanità pubblica (liste d’attesa lunghissime per interventi urgenti). L’errore può anche consistere nell’uso da parte dell’amministrazione pubblica di macchinari obsoleti, inadeguati e via dicendo. 

A chi rivolgersi in caso di malasanità?

Quando un paziente è convinto o sospetta di aver subito un danno dopo una certa operazione chirurgica o un certo intervento, ha comunque bisogno di appoggiarsi a delle figure professionali in grado di curare le sue esigenze. Da soli, confrontarsi con le cliniche private o con la pubblica amministrazione può essere solo faticoso, frustrante e non comportare alcun tipo di vantaggio, ma solo uno spreco di soldi e tempo. 

Se invece ci si rivolge a dei professionisti del settore, si ha la ragionevole certezza di venire seguiti nel dettaglio e di potersi confrontare con degli esperti. 
Inoltre vengono curati anche i dettagli burocratici, la cartella clinica, insomma possono essere raccolte tutte le fonti di prova necessarie per poter provare l’errore medico. Provare la malasanità infatti non è semplice: spetta al paziente dimostrare di aver subito una difformità della prestazione rispetto al normale risultato, e che detta difformità è imputabile ad un errore o negligenza del dottore. 
Tutto questo è difficile da fare da soli, ma può essere fatto agevolmente con la presenza di professionisti come noi alle vostre spalle. 

Chi contattare in caso di malasanità

In caso di malasanità, è necessario cercare di contattarci prima possibile in modo che possiamo mettere a vostra disposizione di ogni cliente un pool di legali e di consulenti che lo seguiranno per valutare il suo caso. La prima cosa da fare, quando un cliente lamenta di essere vittima di un caso di malasanità, è quella di fornire la cartella clinica e tutta la documentazione dello stadio del paziente prima e dopo l’operazione o la somministrazione di cura. 

L’associazione si occupa quindi di valutare, alla luce della documentazione e grazie ai consulenti ed ai medici legali, se effettivamente vi siano le condizioni per poter proseguire in un’azione legale. La nostra azienda non ha interesse a fare cominciare una causa spesso lunga ad un cliente se non vi sono possibilità di vittoria. Quando è necessario, si può trovare un accordo in via stragiudiziale. 

Assieme al cliente studieremo le caratteristiche uniche del caso e ci assicureremo che vi siano le condizioni per poter andare in giudizio. In quel caso, il cliente dovrà solamente affrontare le spese processuali. Nessun compenso è dovuto per i nostri legali e la consulenza, tranne una percentuale in ipotesi di vittoria della causa. Se invece la causa viene persa, non è dovuta alcuna commissione. 

Valutazione casi malasanità

In caso di malasanità è meglio non andare alla cieca ma rivolgersi ai professionisti del settore, che hanno già seguito numerosi casi di errore medico. L’obbiettivo del nostro team è quello di aiutare tutti a farsi valere e ad ottenere se necessario il giusto risarcimento per errori medici e malasanità. 

Il nostro team di esperti, consulenti, avvocati specializzati in malasanità e medici legali opera in tutta Italia per fornire il massimo della professionalità e della serietà in ogni circostanza. Il nostro obbiettivo finale è quello di aiutare tutti ad ottenere giustizia e, se ricorrono i presupposti, il risarcimento nel minor tempo possibile. 

Valuteremo assieme a te il tuo caso nel dettaglio, per conoscere le possibilità di vittoria o quelle di risoluzione stragiudiziale della controversia, seguendo sempre l’interesse del cliente. Con noi non si paga alcuna spesa di consulenza o per l’assistenza legale tranne nell’ipotesi di vittoria della causa di malasanità, sempre che si debba andare a processo. Contattaci ora per maggiori informazioni sugli avvocati malasanità Italia e sulla consulenza malasanità gratuita. 

Aprile 1, 2019/0 Commenti/da admin
https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/Malasanità-cos’è-e-a-chi-rivolgersi.jpg 3648 5472 admin https://www.errore-medico.it/wp-content/uploads/2019/05/logo_transparent_background-300x121.png admin2019-04-01 08:59:072019-05-01 10:59:29Malasanità: cos’è e a chi rivolgersi?

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